sabato 8 dicembre 2012

Polipetto e erbaluce da intripparsi

Mi scrivo questo post per non scordarmi del calice di erbaluce di Caluso che ho bevuto con un semplicissimo piatto a base di polpo fresco e insalatina con avocado.

L'Erbaluce di Caluso è un vino piemontese DOC, fresco, gradevole e con una spiccata acidità che si addice perfettamente a un piatto di pesce "light". 

A prescindere da questa ovvietà, quello che mi ha colpito è il fatto che la bottiglia che ho bevuto è stata prodotta dalla comunità di damanhur http://www.viverealtrimenti.com/federazione-di-comunita-di-damanhur/ "una delle comunità più interessanti nel mondo... ... ha relazioni periodiche con altre comunità quali Zegg, Auroville e Findhorn. Le conquiste che Damanhur ha raggiunto in campo economico, sociale e culturale costituiscono un modello che può ispirare lo sviluppo di altre comunità intenzionali. I damanhuriani prediligono l’uso di cibo, abitazioni e tecnologie energetiche sostenibili..." 

Pazzesco ho pensato, ebbene si, esistono contesti sociali che nemmeno nel più remoto angolo del mio cervello si sarebbero potuti materializzare...

La contro etichetta del vino è molto particolare: "Questo vino è stato prodotto, pensato e coltivato, perchè dia beneficio e gioia a chi lo beve...Damanhur è nata e cresciuta perchè vogliamo un mondo migliore.....siamo felici di offrirvi attraverso la nostra uva un momento per essere più ottimisti"...

Già, il vino è un mondo pazzesco, si scoprono ogni giorno cose nuove, da intripparsi...




domenica 25 novembre 2012

Risotto al radicchio?



Perchè no....L'autunno si sta trasformando in inverno pian pianino...La voglia di qualcosa di caldo la sera, ma allo stesso tempo non troppo pesante...Il risotto è la mia passione...C'è stato un periodo da giovincella in cui di risotti non ne volevo sapere, ma da quando ho iniziato a prepararli, una grande passione per questo piatto è nata in me...E' qualcosa che, affinchè riesca bene, ha bisogno di costante attenzione...L'aggiunta del brodo (ancor meglio se di carne) al momento giusto, mescolare in continuazione assaggiando di tanto in tanto....Un pizzico di pepe nero, un filino d'olio evo in cottura...E' giusto di sale? E poi la mantecatura, la parte che amo di più....Il tocco finale che dà al tutto il suo perchè...E sta sera risotto al radicchio di Treviso...Con un'aggiunta di Casatella dop trevigiana in fase di mantecatura...Delizioso...Non voglio darmi grandi meriti, il risotto è la cosa più semplice di questo mondo, ma quando fatto con calma, in una domenica sera dopo una giornata di relax, può dare la sua soddisfazione...

Non può mancare un goccio di vino...

Secondo le "regole", essendo il radicchio amarognolo, l'ideale sarebbe abbinare un vino discretamente morbido, come contrasto alla sensazione che aggredisce le nostre papille...Essendo a mio avviso abbastanza delicato (grazie anche al tocco della casatella), anche un semplice bianco secco, mediamente strutturato, si addice discretamente...Questa sera ho provato un vino DOC di produzione biologica (Arneis in purezza del 2009 –il “Ried Forvej”-), della cantina Gonella (Astigiano). È un’azienda abbastanza giovane: il papà Mario l’ha fondata nel 1997, tornato a casa dalla vita cittadina e dal 2006 è affiancato dalla figlia Giulia con cui produce un limitato numero di bottiglie (12.000 complessive).


L’Arneis in purezza del 2009 –il “Ried Forvej”- ha subito al naso "un bouquet non complesso, con fiori bianchi e mela verde". Ha inoltre, a mio avviso, una buona acidità e sapidità!



 


 


 

sabato 10 novembre 2012

Autunno: risotto con la zucca e millesimato Val d'Oca

La maggior parte delle volte si cucina qualcosa e poi si decide cosa abbinare...Altre volte, ma è più raro, si ha una buona bottiglia in casa e si decide di cucinare un piatto in abbinamento...Altre ancora, e secondo me le più frequenti, semplicemente si prepara qualcosa al volo e si beve un sorso di vino, senza star li troppo a pensare se l'abbinamento perfetto (ovviamente si evita di bere un rosso d'annata e corposo con un filetto di sogliola)....Sta sera, autunno inoltrato, ma mi verrebbe da dire appena iniziato, visto che ancora non fa cosi tanto freddo, voglia di un piatto tipicamente stagionale: la zucca....Adorabile per me, la mangerei a cucchiaiate...Adoro i ravioli ripieni, ma ancora non avendo una kitchen matchine come si deve, non mi addentro in questi esperimenti....E in quelli surgelati, il ripieno della zucca fresca ricorda ben poco...Quindi si va sul sicuro: risotto......Lasciare cucinare la zucca un bel pò...Non saprei dire quanto, ma leggetevi un bel libro nel frattempo (o come me, il manuale del sommelier).. Aggiungere del brodo in modo da velocizzare la cottura e anche per salarla...Quando avete fame, in una padella a parte fate rosolare un bel pò di cipolla, aggiungete la zucca che ormai si è ammorbidita e fate cuocere...Inutile spiegare come si fà un risotto, lo sanno tutti...In cottura ho aggiunto invece del grana della stracciatella che dovevo finire (non molta) e del vino bianco...Alla fine ho impepato moltissimo e ho aggiunto un pelo di olio d'oliva a crudo (uno casereccio, davvero spaziale)..Sarà la zucca in abbondanza che ha dato una cremosità incredibile, sarà un pizzico di fortuna (visto che non mi sono impegnata gran che), ma è venuto squisito....

Vino abbinato? Dopo due ore di studio degli spumanti, mi è venuta una voglia irrefrenabile di un buon prosecco....Già a temperatura avevo un millesimato della cantina Val d'Oca, extra Dry del 2011 (DOC) 


Concordo che si abbina molto bene anche ad un primo piatto delicato, come può essere un risotto alla zucca. Molti vedono il prosecco unicamente come un vino da aperitivo, ma in realtà, soprattutto alcune tipologie di qualità, si prestano anche ad abbinare veri e propri pasti!
È uno spumante ottenuto in purezza varietale, 100% uve Glera, vendemmiate a mano.
All’olfatto gli aromi sono intensi e netto è il sentore di mela Golden. Lieve ma non trascurabile l’aroma floreale che ricorda il glicine e la rosa. Al gusto le note acide si uniscono alla morbidezza e ad una corretta sapidità. Una semplice armonia, lascia in bocca una piacevole sensazione.

Consigli: singolare ed armonico, lo si può stappare durante gli aperitivi, abbinandolo a biscotti salati e focacce. Grazie alla sua delicata natura si presta molto bene servito accanto a primi piatti a base di verdura, pesce alla griglia o arrosti di carne bianca. Eccellente alla temperatura di 6 -8 °C circa.


mercoledì 26 settembre 2012

Il sommelier della birra

Per chi ne sà qualcosa, si diventa sommelier non solo del vino, ma anche dell'acqua e della birra...E, come se niente fosse, ci tengo a sottolineare che il sommelier non è un bevitore, ma un degustatore...
Se vi piace la birra, vi invito a provare MATTHIAS MULLER IL MASTRO BIRRAIO.
La shila UNA BIRRA TOSTA CHE NON LASCIA INDIFFERENTE L’ASSAGGIATORE.IL MALTO TORBATO EVOCA ASSOCIAZIONI CON WHISKY D’ISLAY E L’IDEALE DA GODERSI DAVANTI AD UN CAMINO MENTRE SI FUMA UN SIGARO TOSCANO CHIUDENDO.COSI LA GIORNATA.
Ho trascorso una giornata molto impegnativa, ma non mi sono goduta la birra davanti al caminetto, a fine settembre è ancora troppo presto (oltretutto il caminetto nemmeno ce l'ho). Me la sono goduta cenando, anche se consiglio di sorseggiarne un pò anche prima della "contaminazione del cibo", per apprezzarne il gusto e la particolarità. All'inizio non avevo capito che contenesse il malto torbato. Dopodichè, invitata a bagnarmi le labbra nel whisky, ho con un click percepito l'associazione. Fantastico!
Quanto riportato sopra è la recensione della birra che ho trovato su Internet. In realtà, se leggete l'etichetta dietro tutto inizia con "dal corpo ambrato e dal carettere forte come l'amore della mia vita....E' una birra tosta, che non passa inosservata etc."
Grazdazione alcolica 6.6%; ingredienti: acqua, malto d'orzo, malto di whisky lievito e luppolo.

giovedì 30 agosto 2012

Onions muffins


If you love muffins, try also saulty versions. I don't know why but I have always thought about muffins as something sweet, the typical pastry for an anglo-irish breakfast. Well, muffins are also a great solution as appetizers, for apertif, instead of bread or, why not, for a saulty-sweety Sunday brunch.

So, try this version. Cut into slices 4/5 onions (preferably white) and brown them in a pan with some olive oil.
In the meanwhile, in a bowl, mix the eggs (2) with some greek yoghurt (150 gr) and add sault and black pepper. After that, add flour (120 gr) and baking powder and continue to stir until you get a smooth mixture. Next step is to include as well the onions and some cheese that you have finely cut into small cubes.

If you want to get something more "punchy", add also some cubes of bacon.

Cook in the oven (180-200 degrees) for 25/30 minutes and then the muffins will be ready to be served or, better, eaten!