domenica 25 novembre 2012

Risotto al radicchio?



Perchè no....L'autunno si sta trasformando in inverno pian pianino...La voglia di qualcosa di caldo la sera, ma allo stesso tempo non troppo pesante...Il risotto è la mia passione...C'è stato un periodo da giovincella in cui di risotti non ne volevo sapere, ma da quando ho iniziato a prepararli, una grande passione per questo piatto è nata in me...E' qualcosa che, affinchè riesca bene, ha bisogno di costante attenzione...L'aggiunta del brodo (ancor meglio se di carne) al momento giusto, mescolare in continuazione assaggiando di tanto in tanto....Un pizzico di pepe nero, un filino d'olio evo in cottura...E' giusto di sale? E poi la mantecatura, la parte che amo di più....Il tocco finale che dà al tutto il suo perchè...E sta sera risotto al radicchio di Treviso...Con un'aggiunta di Casatella dop trevigiana in fase di mantecatura...Delizioso...Non voglio darmi grandi meriti, il risotto è la cosa più semplice di questo mondo, ma quando fatto con calma, in una domenica sera dopo una giornata di relax, può dare la sua soddisfazione...

Non può mancare un goccio di vino...

Secondo le "regole", essendo il radicchio amarognolo, l'ideale sarebbe abbinare un vino discretamente morbido, come contrasto alla sensazione che aggredisce le nostre papille...Essendo a mio avviso abbastanza delicato (grazie anche al tocco della casatella), anche un semplice bianco secco, mediamente strutturato, si addice discretamente...Questa sera ho provato un vino DOC di produzione biologica (Arneis in purezza del 2009 –il “Ried Forvej”-), della cantina Gonella (Astigiano). È un’azienda abbastanza giovane: il papà Mario l’ha fondata nel 1997, tornato a casa dalla vita cittadina e dal 2006 è affiancato dalla figlia Giulia con cui produce un limitato numero di bottiglie (12.000 complessive).


L’Arneis in purezza del 2009 –il “Ried Forvej”- ha subito al naso "un bouquet non complesso, con fiori bianchi e mela verde". Ha inoltre, a mio avviso, una buona acidità e sapidità!



 


 


 

sabato 10 novembre 2012

Autunno: risotto con la zucca e millesimato Val d'Oca

La maggior parte delle volte si cucina qualcosa e poi si decide cosa abbinare...Altre volte, ma è più raro, si ha una buona bottiglia in casa e si decide di cucinare un piatto in abbinamento...Altre ancora, e secondo me le più frequenti, semplicemente si prepara qualcosa al volo e si beve un sorso di vino, senza star li troppo a pensare se l'abbinamento perfetto (ovviamente si evita di bere un rosso d'annata e corposo con un filetto di sogliola)....Sta sera, autunno inoltrato, ma mi verrebbe da dire appena iniziato, visto che ancora non fa cosi tanto freddo, voglia di un piatto tipicamente stagionale: la zucca....Adorabile per me, la mangerei a cucchiaiate...Adoro i ravioli ripieni, ma ancora non avendo una kitchen matchine come si deve, non mi addentro in questi esperimenti....E in quelli surgelati, il ripieno della zucca fresca ricorda ben poco...Quindi si va sul sicuro: risotto......Lasciare cucinare la zucca un bel pò...Non saprei dire quanto, ma leggetevi un bel libro nel frattempo (o come me, il manuale del sommelier).. Aggiungere del brodo in modo da velocizzare la cottura e anche per salarla...Quando avete fame, in una padella a parte fate rosolare un bel pò di cipolla, aggiungete la zucca che ormai si è ammorbidita e fate cuocere...Inutile spiegare come si fà un risotto, lo sanno tutti...In cottura ho aggiunto invece del grana della stracciatella che dovevo finire (non molta) e del vino bianco...Alla fine ho impepato moltissimo e ho aggiunto un pelo di olio d'oliva a crudo (uno casereccio, davvero spaziale)..Sarà la zucca in abbondanza che ha dato una cremosità incredibile, sarà un pizzico di fortuna (visto che non mi sono impegnata gran che), ma è venuto squisito....

Vino abbinato? Dopo due ore di studio degli spumanti, mi è venuta una voglia irrefrenabile di un buon prosecco....Già a temperatura avevo un millesimato della cantina Val d'Oca, extra Dry del 2011 (DOC) 


Concordo che si abbina molto bene anche ad un primo piatto delicato, come può essere un risotto alla zucca. Molti vedono il prosecco unicamente come un vino da aperitivo, ma in realtà, soprattutto alcune tipologie di qualità, si prestano anche ad abbinare veri e propri pasti!
È uno spumante ottenuto in purezza varietale, 100% uve Glera, vendemmiate a mano.
All’olfatto gli aromi sono intensi e netto è il sentore di mela Golden. Lieve ma non trascurabile l’aroma floreale che ricorda il glicine e la rosa. Al gusto le note acide si uniscono alla morbidezza e ad una corretta sapidità. Una semplice armonia, lascia in bocca una piacevole sensazione.

Consigli: singolare ed armonico, lo si può stappare durante gli aperitivi, abbinandolo a biscotti salati e focacce. Grazie alla sua delicata natura si presta molto bene servito accanto a primi piatti a base di verdura, pesce alla griglia o arrosti di carne bianca. Eccellente alla temperatura di 6 -8 °C circa.