La seconda parte del mio compleanno merita un post ad hoc, vista la sua unicità.
Il mio ragazzo, tra i vari regali, ha deciso di farmi provare un'esperienza unica, un'emozione nell'ambito enogastronomico che ricorderò per sempre.
Mi ha invitata a prepararmi elegantemente per la serata per portarmi a mangiare in questo ristorante:
"Un luogo di sapori in movimento, dove i sensi sono continuamente sollecitati". Il cuoco, Massimiliano Alajmo, è il più giovane chef al mondo insignito di 3 stelle Michelin.
"la cucina deve spogliarsi dell'inutile per ritrovare la stessa innocenza che il bimbo ha nel raccontare il suo piccolo mondo..."
Una cosa molto particolare,che mi ha colpito è l'importanza che Alajmo dà al senso dell'olfatto, aspetto che non avevo preso così tanto in considerazione nella mia cucina. Tanto che ha collaborato con un famoso profumiere friulano, sviluppando una linea di oli essenziali spray che non sostituiscono la materia prima di cui sono fatti, ma ne accelerano la percezione (come basilico, limone e zenzero).
Infine, ultima cosa che vorrei raccontare prima di deliziarvi con il menù è la particolarità dell'ambiente: non ci sono tovaglie bianche, ma si pranza su dei tavoli di legno, dall'effetto molto caldoche invoglia ad accarezzarli, ricavati da un singolo albero di frassino olivato di 300 anni.
Lo staff invita inoltre a mangiare alcuni piatti con le mani!
Un piatto con pomodoro, olio, ricotta, fave, pane, fagiolini, basilico e peperoncino.
A leggerlo sembra un piatto banale, ma il profumo e l'accostamento di sapori vi assicuro che lo rendevano incredibilmente saporito. Il pane ovviamente appena sfornato.
Cappuccino di seppie al nero.
Una crema di patate ed erba cipollina, con un cuore di nero di seppia.
"Un Elisir" è l'unico commento che posso esprimere.
Cannelloni croccanti di ricotta e mozzarella di bufala con passata di pomodoro.
Davvero saporiti e la sala di pomodoro molro delicata.
Risotto allo zafferano con polvere di liquirizia.
Sicuramente da riprodurre in casa. Accostamento interessante.
Battuta di carne cruda piemontese con tartufo nero estivo (piatto da degustare a meno servito sulla corteccia).
Piatto fresco, dove il tartufo risaltava molto.
Maialino da latte arrostito; salsa alla senape e polvere di caffè
Il maialino si scioglieva in bocca e la salsa alla senape si combinava perfettamente con la polvere di caffè.
Devo dire che le portate saziavano molto, nonstante fossero minimaliste.
Il mangiare con degli intervalli di tempo tra una portata e l'altra crea un senso di sazietà che non si percepisce quando si mangia "in un colpo solo" un piatto abbondante.
Come dessert:
Sfoglia all'olio extravergine d'oliva con passata di albicocche e vaniglia
Dolce di pistacchio con spuma di lamponi.
Molto ricercato il primo. Solitamente siamo abituati a percepire il sapore del burro nei dolci, non dell'olio di oliva che si notava molto. Nonostante ciò l'ho molto apprezzato, per la sua diversità da una normale sfoglia.
Il dolce al pistacchio era invece meraviglioso. Anche qua non aggiungo commenti.
Nel prossimo post voglio proporvi la ricetta del cappuccino di seppie e quella dei cannelloni croccanti, due piatti che credo meritino di essere quantomeno provati. A fine cena, dopo un trattamento speciale, mi hanno regalato un libro con alcune ricette, pertanto, creerò dei post ad hoc per condividerle.
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