domenica 29 luglio 2012

Il Salento: ne vale la pena

Dopo quasi mille km di auto (985 per la precisione), sono arrivata in Salento, a Porto Cesareo, paesino di mare con poco più poco meno 5.000 anime (durante la stagione non turistica).
Mare fantastico, una piscina all'aria aperta ... Persone molto gentili...Spiaggia fine e dorata...Una sorta di paradiso terrestre, soprattutto dopo un anno di duro lavoro.
Ho tenuto un diario personale, raccogliendo memorie, pensieri, aneddoti e, ovviamente, peculiarità enogastronomiche del luogo, che condividerò in questo post... 

I prodotti tipi pugliesi possono considerarsi la "summa" di quegli alimenti che costituiscono la base della dieta mediterranea: cereali, ortaggi, verdure, legumi, frutta e pesce. Il tutto condito da eccellente olio extravergine di oliva e innaffiato con i vini provenienti dai numerosi vigneti locali. Tipico di tutti i paesini costieri è il pesce crudo, servito soprattutto come antipasto.

Io ho provato a Porto Cesareo (Lecce) un antipasto misto di crudo (cozze, vongole, scampi e ostriche) presso il ristorante Lu Cannizzu, uno dei più antichi del Salento. Nasce nel 1949 e ha una cucina regionale, con alternanze molto interessanti esclusivamente a base di pesce. 

Da provare, come primo piatto, le orecchiette ai frutti di mare su crema di fave o cannellini. Se vi capita di passare per quelle parti, vi consiglio assulatemente di fare tappa presso questo ristorante. Molto affollato, ma atmosfeara familiare, qualità garantita e prezzi onestissimi (un pò meno di 60 euro in due, con antipasto, primo piatto, vino, acqua e gelato).


                             

Leccornie del palato sono poi i ricci di mare, i cannolicchi, le seppioline, i polipetti arricciati, le alici spinate e marinate nel limone, i gamberetti, nonchè le minuscole sardine. 

Sempre a Porto Cesareo, consiglio il ristorante da Antimo, dove potete deliziarvi con piatti di pesce freschissimo e abbondanti.

Io, oltre a un antipasto misto (dove mi hanno portato di tutto e di più) ho provato degli involtini di pesce spada, servito con dei polipetti fritti. L'unico rammarico è di non aver potuto finire il piatto, tanta era l'abbondanza!

E vi consiglio un buon digestivo a fine pasto (io per fortuna sono rientrata in hotel pedalando)


                               


Da Antimo è anche un'ottima pizzeria. La pizza pugliese come la fanno qua deve essere deliziosa ma un pò pesantina: aglio, cipolla, acciughe, capperi e mi pare anche olive nere...Non così temeraria, io mi sono avventurata in una Napoletana, che qui preparano con acciughe e capperi. Deliziosa, sia per l'ottimo impasto (croccante ma non troppo, morbido ma non troppo: non so se ho reso l'idea), che per il sapore intenso degli ingredienti. Se richiedete dell'origano, vi portano un piattino con dell'origano fresco (quello fatto essiccare e poi sbriciolato grossolanamente).
Andate da Antimo, ne rimarrete entusiasti. Altissima qualità, prezzi moderatissimi, personale veloce e gentilissimo.
A parte il pesce, vi consiglio di provare i formaggi tipici: la burrata di Andria, scamorze, manteche, trecce, ricotta, il cacio... 

In un ristorantino a Lecce ho provato una ricottina fresca, servita tradizionalmente con miele e noci; a Gallipoli invece un antipasto a base di bocconcini di scamorza, melanzane, olive nere e pomodorini.
Le orecchiette sono spesso servite con scaglie di cacio, salsa di pomodoro fresco e olio evo. 

Tutti gli "snack" a base di pane sono squisiti. Io ho provato il rustico, una sorta di tortino di pasta sfoglia ripieno di mozzarella, pomodoro e besciamella...Ottimo accostamento!
I dolci tipici? Io amo i dolci, ma devo dire che in questa vacanza mi sono contenuta. Non certo per intenzione personale, ma perchè i ristoranti non offrivano un'ampia scelta di irresistibili dessert. 
Essendo la cultura arborea del mandorlo seconda solo a quella olivicola, la maggior parte dei dolci tipici pugliesi sono a base di pasta di mandorle, come le "spume di mandorla", gli "occhi di S. Lucia", i "bocconotti". Io li ho solo visti esposti nei negozietti gastronomici, ma non proposti nei menù dei ristoranti locali.

L'unica cosa che ho provato è lo "spumotto". E' una specie di gelato, con una consistenza maggiore e solitamente ripieno (per esempio quello allo yogurt era ripieno di amarena). 
Diciamo che se siete in carenza di zuccheri può fare la sua discreta figura, ma non è certo un dessert da stella Michelin!

Ortaggi? cipolle, patate, pomodori, cicorie, rape, fave e piselli rappresentano la produzione principale. Purtroppo non ho potuto provare le famose orecchiette alle cime di rapa, non essendo luglio stagione idonea, ma persone del luogo mi hanno dato la ricetta tradizionale!

Bevande?
Iniziando dalle analocoliche: latte di mandorla, caffè freddo con latte di mandorla, granite. I limoni quà hanno un aspetto molto più salutare dei nostri limoni del nord, pertanto anche le granite preparate con questo frutto sono deliziose. Interessante anche il caffè freddo zuccherato con latte di mandorla.



Passando ai vini: io mi sono limitata a sorseggiare vini da tavola (sempre bianchi), tendezialmente frizzantini. Ho provato poi un Chardonnay prodotto nel Salento ma, trattandosi di un vitigno internazionale e non autoctono, non merita ulteriori commenti in questo post tutto "pugliese".


La limitata carta dei vini dei ristoranti dallo stile tendenzialmente "casereccio" dove mi sono avventurata, non mi ha infatti permesso di affinare molto le mie scelte. Ma devo costruirmi una maggiore cultura in tal senso.


E nel mio prossimo viaggio in Puglia, non mancherà di certo la visita a qualche cantina locale! Nel frattempo devo diventare sommelier.

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